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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

Vi è un piacere nei boschi inesplorati

Vi è un piacere nei boschi inesplorati e un’estasi nelle spiagge deserte, vi è una compagnia che nessuno può turbare presso il mare profondo, e una musica nel suo ruggito; non amo meno l’uomo ma di più la natura dopo questi colloqui dove fuggo da quel che sono o prima sono stato per confondermi con l’universo e lì sentire ciò che mai posso esprimere né del tutto celare. by Lord Byron

L’opera al nero - Il priore di Bruges

“Amico mio, non ne posso più… Sebastiano, tra poco saranno trascorsi mille e seicento anni dall'incarnazione di Cristo, e noi ci addormentiamo sulla Croce come su di un cuscino… Sembra quasi che, avendo avuto luogo la redenzione una volta per tutte non resti altro da fare che adattarsi al mondo così com'è, o, al massimo, assicurarsi la propria salvezza per sé. Noi esaltiamo, è vero, la fede; la portiamo a spasso in pompa magna per le strade; le sacrifichiamo, se occorre, mille vite, compreso la nostra. Noi teniamo in gran conto anche molto la speranza; solo che l'abbiamo troppo spesso venduta a prezzo d'oro ai devoti. Ma chi si cura della carità, se non qualche santo, ancorché io tremi pensando ai limiti angusti entro i quali essi l’esercitano… Perfino alla mia età e sotto questo abito, la mia compassione troppo tenera mi è apparsa spesso una tara della mia natura contro cui conveniva lottare… E mi dico che se uno di noi corresse al martirio, non per la fede, che ha già...

Un insegnamento del Coro in "Antigone"

"Fondamento primo della felicità è la ragione; poi, non mancar di rispetto nelle cose che riguardano gli dei. I superbi discorsi degli arroganti, ripagati dai duri colpi della sorte, insegnano a essere ragionevoli nella vecchiaia" (vv. 1347-1353)   (da "Sé come un altro", P.Ricoeur, p.351)

Stress and relationships

"So at the end of the day, science matters  most to us when it can make our lives better. So, let's apply stress to something many of us care about. Our relationships.   As I alluded to earlier, one area of our lives that is often greatly injured by stress response is the world of social relationships. When you find yourself in the trenches, getting stressed with your close friend, a family member or a partner, you're at greater risk of doing something that you might later regret. The times in my life when I've said the most hurtful things to people that I love, are times when I was in, was in like a different state of mind. John Gottman of the Gottman institute, call this phenomenon, physiologic flooding. Physiologic flooding is the stress response. The flooding of certain systems that, interestingly, when it comes to relationships, seems to be a bad thing. It turns out that some of our higher-order brain functions, tend not to work as well when we are stressed out. S...

Favole al telefono - Storia universale

In principio la Terra era tutta sbagliata, renderla più abitabile fu una bella faticata. Per passare i fiumi non c'erano ponti. Non c'erano sentieri per salire sui monti. Ti volevi sedere? Neanche l'ombra di un panchetto. Cascavi dal sonno? Non esisteva il letto. Per non pungersi i piedi, né scarpe né stivali. Se ci vedevi poco non trovavi gli occhiali. Per fare una partita non c'erano palloni: mancava la pentola e il fuoco per cuocere i maccheroni, anzi a guardare bene mancava anche la pasta. Non c'era nulla di niente. Zero via zero, e basta. C'erano solo gli uomini, con due braccia per lavorare, e agli errori più grossi si poté rimediare. Da correggere, però, ne restano ancora tanti: rimboccatevi le maniche, c'è lavoro per tutti quanti! Gianni Rodari

Apologo sulla conoscenza di un mistico Sufi

Sulla Conoscenza Una notte, le falene si riunirono, prese dal desiderio di conoscere la candela e la sua fiamma, così bella e affascinante. "Bisogna che qualcuna di noi ci porti notizie della nostra amata", disse l'anziana. Una falena volò allora sino a un lontano castello, e scorse la fiamma di una candela baluginare dietro una finestra chiusa. Quando tornò, descrisse alle compagne ciò che aveva visto: la bianca forma che si consumava, lo stoppino nero e la fiamma giallastra, la grande zona d'ombra tutta attorno. "Tu hai visto ma non sai nulla della candela", disse l'anziana. Un'altra esploratrice partì allora per il castello, trovò una finestra aperta, ed entrò nella stanza. Danzò attorno alla fiamma, fremendo per l'eccitazione, ma al suo rientro l'anziana disse: "Nulla hai veduto realmente e nulla sai della candela". Infine, una terza falena si recò al remoto castello, e volò sul fuoco a passo di danza. Lei non comprendeva nulla ...

Pappagalli Verdi - A Gibuti

   La guerra civile si sta intensificando a Gibuti. I ribelli afar fanno  sul serio, anche se i loro mezzi sono molto limitati, rispetto a quelli  dei governativi. Dalla capitale partono colonne di camion carichi di  soldati, e carri armati.    Incontro Marc, il responsabile della Croce  rossa internazionale e gli propongo di usare il nostro ospedale alla  periferia della capitale per curare i feriti, di ambo le parti. "Noi ci  occupiamo di tutti gli aspetti chirurgici e della sicurezza interna, tu  ci devi garantire il ponte aereo e il trasporto via terra con i mezzi  dell'Icrc."    "Sì, ma dove li mettiamo i feriti?" mi chiede.    "Rendiamo disponibile un'ala dell'ospedale, sarà sufficiente."    "Fammi capire, mi stai dicendo che vuoi mescolare i feriti delle due fazioni nelle stesse stanze, vicini di letto?"    "Sì, anche perché non c'è alternativa."    "Mi sembri matto, non ...

Il Topo e lo Psicocoso

Psicocoso: Salve Paziente: Salve Psicocoso: Prego, si accomodi, mi dica pure Paziente: Mi sento un topo... Psicocoso: Mmmhh... ...mmmhh... Al mattino che fa? Paziente: Mi alzo, caffè, mi lavo e mi vesto, e al lavoro. Psicocoso: E i topi? Lo fanno i topi? Paziente: Be', i topi no... Psicocoso: E a pranzo che fa? Paziente: Pausa pranzo con i colleghi, un panino o qualcosina al volo, caffè, e poi si ricomincia Psicocoso: E i topi? I topi lo fanno? Paziente: Be', no, i topi no... Psicocoso: Ah, ecco :) E senta, e a sera? A sera che fa? Paziente: Be', tornato dal lavoro ceno con la mia famiglia, poi un filmetto o altro a casa, oppure in giro con i miei amici... ...cose così insomma, come tanti. Psicocoso: Bene bene. E i topi? Lo fanno questo i topi? Paziente: Be', in effetti no, proprio no... Psicocoso: Ecco, vede? Ci pensi, ci pensi: vede che non è un topo? Paziente: ... ... ... Psicocoso: ... :) Paziente: ... ...ma i gatti lo sanno?   (by Vittorio Guidano, riadattata)

Il diavolo sulle colline

Una cosa la presenza di Gabriella mi aiutò a capire. Gliene parlai dentro di me, come a volte discutevo a voce bassa con Pieretto. Quell'abbandono, quella solitudine del Greppo, era un simbolo della vita sbagliata di lei e di Poli. Non facevano nulla per la loro collina, la collina non faceva nulla per loro. Lo spreco selvaggio di tanta vita e tanta terra non poteva dar nulla che non fosse inquietudine e futilità. Ripensavo alle vigne di Mombello, al volto brusco del padre di Oreste. Per amare una terra bisogna lavorarla e sudarla. Cesare Pavese

The Graveyard Book

Qui giacciono i resti mortali di Nehemiah Trot POETA 1741-1774 I CIGNI CANTANO PRIMA DI MORIRE   Bod chiamò: — Maestro Trot? Potrei chiederle un consiglio? Nehemiah Trot sorrise, languido. — Certamente, baldo giovine. Il consiglio dei poeti è la letizia dei re! Che lenimento posso offrire alla tua agonia, ehm, no, non agonia... alla tua afflizione? — Non sono afflitto, in realtà. Solo che... be', c'è una ragazza che conoscevo e non so bene se dovrei andare a cercarla per parlarle o se è il caso di metterci una pietra sopra. Nehemiah Trot si drizzò in tutta la sua statura, che era inferiore a quella di Bod, e, accalorato, portò entrambe le mani al petto: — Oh! Devi assolutamente andare da lei e supplicarla. Devi chiamarla tua Tersicore, tua Eco, tua Clitennestra. Devi comporre poesie per lei, odi struggenti. Ti aiuterò io a vergarle, così, e solo così, conquisterai il cuore del tuo grande amore. — Ma non ho bisogno di conquistare il suo cuore! Non è il mio grande amore — ribatté...

Per Il Giorno della Memoria

 «Caro professore, sono un sopravvissuto di un campo di concentramento. I miei occhi hanno visto ciò che nessun essere umano dovrebbe mai vedere: camere a gas costruite da ingegneri istruiti; bambini uccisi con  veleno da medici ben formati; lattanti uccisi da infermiere provette; donne e bambini uccisi e bruciati da diplomati di scuole superiore e università. Diffido – quindi – dall’educazione. La mia richiesta è: aiutate i vostri allievi a diventare esseri umani. I vostri sforzi non devono mai produrre dei mostri educati, degli psicopatici qualificati, degli Eichmann istruiti. La lettura, la scrittura, l’aritmetica non sono importanti se non servono a rendere i nostri figli più umani». (Anniek Cojean, Les mémoires de la Shoah, in Le Monde del 29 aprile 1995).
  Quand'uno vive solo combattendo mostri sta meglio contro dei fantasmi che con le mani in mano... ...almeno fin ad un pacifico focolare con divano :)

De Natura Boni

 Infatti,... ...il peccato non è desiderio di una natura cattiva, ma è la rinuncia ad una migliore. Perciò è l'atto stesso che è cattivo, non quella natura, della quale, peccando, si fa cattivo uso (teoria della non sostanzialità del male in Sant'Agostino, cit. in http://it.wikipedia.org/wiki/Teodicea)

Broken heart

“I got my heart broken the last time, I’ve learned my lesson and it won’t happen again.”. I have heard this or variations of that statement too many times but not enough to understand it. As I see it, the statement should be this: “I got my heart battered and bruised, it hurt like hell but I learned my heart is unbreakable. I am free to love the shit out of the next soul I deem worthy.” I see the survival of a broken heart as a gift, a freedom. This person can enter any relationship, love without fear because they know they will survive its possible (likely) death. Otherwise, entering a newborn relationship with the plan to be guarded and only partially giving of one’s self leads to definite failure but without the joy of loving and being loved in between. Then I hear “See! I knew I shouldn’t have given my heart! I knew it!”. I just listen. I think “You never did give it and if you continue, you will forget how. Look at the love letters of a teenager, that is a giving of the heart. You...

Intelligenza Emotiva

In un'antica leggenda giapponese si narra di un samurai bellicoso che un giorno sfidò un maestro Zen chiedendogli di spiegare i concetti di paradiso e inferno. Il monaco, però, replicò con disprezzo: "Non sei che un rozzo villano; non posso perdere il mio tempo con gente come te". Sentendosi attaccato nel suo stesso onore, il samurai si infuriò e sguainata la spada gridò: "Potrei ucciderti per la tua impertinenza!". "Ecco" replicò con calma il monaco "questo è l'inferno". Riconoscendo che il maestro diceva la verità sulla collera che lo aveva invaso, il samurai, colpito, si calmò, ringuainò la spada, e si inchinò, ringraziando il monaco per la lezione. "Ecco" disse allora il maestro Zen "questo è il paradiso". L'improvviso risveglio del samurai e il suo aprire gli occhi sul proprio stato di agitazione ci mostra quanto sia fondamentale la differenza fra l'essere schiavi di un'emozione e il divenire consapevo...

Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte - Il mastino dei Baskerville

Apprendete dunque da questo racconto a non temere le conseguenze del passato, ma piuttosto ad essere circospetti per l'avvenire, affinché le malvagie passioni per le quali la nostra famiglia ha così dolorosamente sofferto non debbano scatenarsi nuovamente per vostra colpa A. Conan Doyle, citato da Mark Haddon

Sonnet 116

Let me not to the marriage of true minds  Admit impediments. Love is not love  Which alters when it alteration finds,  Or bends with the remover to remove.  O no! it is an ever-fixed mark  That looks on tempests and is never shaken;  It is the star to every wand'ring bark,  Whose worth's unknown, although his height be taken.  Love's not Time's fool, though rosy lips and cheeks  Within his bending sickle's compass come;  Love alters not with his brief hours and weeks,  But bears it out even to the edge of doom.  If this be error and upon me prov'd,  I never writ, nor no man ever lov'd. William Shakespeare

Le ali

Mi mancano le ali eppure l'ansia di riaprirle m'accompagna notte e giorno. M'insidia il desiderio, mi cattura sul ramo più basso dove matura la mia vista. Sogno il nido laggiù, l'uscita, il varci, il ritorno. Le parole sono piume disperse, antiche prove di volo, invidia delle creature terrestri. Qualcuno le spaventò, disse che il canto le caccerà non appena mi ricresceranno le mie ali. Roberto Pazzi

Il bambino e il maestro di scuola

Racconto questa per mostrar d'un tale la stupida burbanza magistrale. Un Ragazzo, giocando al fiume in riva, cadde nell'acqua e forse vi periva, se non avesse un salice afferrato che, dopo Dio, lo tenne sollevato. Mentre nell'acqua ci sta fino alla gola, viene a passare un maestro di scuola. "Aiuto, aiuto!" grida quel che annega. Il maestro si ferma, e a lui che prega, con una voce burbera e nasale, gli somministra questa paternale: "Ah scimunito, ah sciocco, ah babbuasso! Guarda dove si caccia il satanasso. Andate pure a prender dell'affanno per questi tristi, oh sì, che vi faranno morir tisici! ah poveri parenti a cui tocca di questi malviventi! Ah i tempi tristi, oh i figli traditori...". E quando ebbe finito, il tirò fuori. Quanti non sono al mondo altri pedanti e brontoloni e critici ignoranti, razza dotta più in chiacchiere che in scienze, che Dio conserva a nostra dannazione! In ogni cosa, a torto od a ragione, bisogna ch'essi sputino sent...

Diario di Scuola

Imparando a memoria, non supplisco a nulla, aggiungo a tutto Daniel Pennac

Tanto gentile e tanto onesta pare

Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia, quand'ella altrui saluta, ch'ogne lingua devèn, tremando, muta, e li occhi no l'ardiscon di guardare. Ella si va, sentendosi laudare, benignamente d'umiltà vestuta, e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi sì piacente a chi la mira che dà per li occhi una dolcezza al core, che 'ntender no la può chi no la prova; e par che de la sua labbia si mova un spirito soave pien d'amore, che va dicendo a l'anima: Sospira. Dante Alighieri, "Vita Nova", XXVI capitolo

Infinite Jest

Una breve cartuccia minore e didattica che ad Hal piace molto è Fai ciao ciao al burocrate. Un burocrate in un complesso di edifici sterile con la luce fluorescente lavora con una efficienza fantastica quando è sveglio, ma ha il problema terribile di svegliarsi la mattina, e arriva sempre tardi al lavoro, il che in una burocrazia significa idiosincrasia e disordine ed è assolutamente inaccettabile, e si vede questo burocrate che viene chiamato a rapporto nel cubicolo con il vetro zigrinato del suo supervisore, e il supervisore, che indossa un abito decisamente datato con il colletto bianco che gli spunta fuori da tutte e due le parti del risvolto della giacca color ruggine, dice al burocrate che è un buon lavoratore e un'ottima persona, ma i suoi ritardi cronici al mattino non possono continuare e se succede un'altra volta il burocrate dovrà trovarsi un altro complesso di uffici con la luce fluorescente dove andare a lavorare. Non è un caso che in una burocrazia licenziamento s...

Egoismo

Sconsideratamente attenderti  al chiaro di luna Non poter evitare amandoti di farti del male

Infinite Jest

Siate uno Studioso del Gioco. E' una cosa profonda, come la maggior parte dei cliché sportivi. Potete piegarvi o spezzarvi. In mezzo non c'è granché. Provate a imparare. Siate allenabili. Provate a imparare da chiunque, specialmente da quelli che falliscono. Questa parte è difficile. Compagni che fanno fiasco o scoppiano o crollano, scappano, scompaiono nelle graduatorie mensili, escono dal circuito. Compagni dell'Eta in attesa che deLint bussi piano alla loro porta e chieda di fare quattro chiacchiere. Avversari. Tutto può essere educativo. Il tuo essere un promettente Studioso del Gioco sarà una funzione di ciò a cui riuscirai a prestare attenzione senza scappare. Reti e recinzioni possono essere specchi. E fra le reti e le recinzioni anche gli avversari diventano specchi. Ecco perché la cosa mette paura. Ecco perché tutti gli avversari sono terrorizzanti e gli avversari più deboli lo sono in modo particolare. Cercate di vedere voi stessi nei vostri avversari. Vi porteran...

Infinite Jest

Il bastardo non sprecava neppure un movimento, ecco che cosa rendeva arte questa sua brutale assenza di cura. Il suo era il dictum di un giocatore di tennis: tocca le cose con considerazione e quelle saranno tue; le possederai; si muoveranno o resteranno ferme o si muoveranno per te; si distenderanno e apriranno le gambe e ti cederanno le loro più intime giunture. Ti insegneranno tutti i loro trucchi. Lui sapeva quello che sanno i Beat e quello che sa il grande giocatore di tennis, figliolo: impara a fare niente, con tutta la tua testa e il tuo corpo, e ogni cosa sarà fatta da ciò che ti circonda. So che non capisci. Per adesso. Conosco quegli occhi stralunati. So fin troppo bene quello che significano, figliolo. Non ha importanza. Capirai. Jim, io so quel che so. D. F. Wallace

Variazioni enigmatiche

" LARSEN Non temeva la collera dei mariti? ZNORKO I mariti non uccidono più per gelosia, si sono addormentati prima." Eric-Emmanuel Schmitt

Bink's Sake

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One Piece 

Il cuore di Derfel

 " Ci svegliammo nella perfetta alba della Lughnasa. Nella mia vita ci sono stati momenti di pura felicità, e questo fu uno. Ci sono occasioni, immagino, in cui l'amore va al passo con la vita, o forse in cui gli dèi vogliono che siamo spensierati, e niente è più dolce della spensieratezza della Lughnasa. Il sole brillava, filtrando tra i fiori del padiglione dove facemmo l'amore, e dopo giocammo come bambini nel ruscello. Andai sott'acqua, provai a fare bollicine come la lontra e riemersi mezzo soffocato, mentre Nimue rideva. Un martin pescatore dai colori brillanti come un manto di sogno volò fra i salici. Le uniche persone che vedemmo in tutta la giornata furono due cavalieri che risalivano l'altra riva del ruscello con un falcone sul braccio. Loro non ci videro e noi restammo a guardare in silenzio il falcone che catturava un airone: un buon presagio. Per quell'unico giorno perfetto, Nimue ed io fummo amanti, anche se ci era negato il second...