Il cuore di Derfel

 "Ci svegliammo nella perfetta alba della Lughnasa.

Nella mia vita ci sono stati momenti di pura felicità, e questo fu uno. Ci sono occasioni, immagino, in cui l'amore va al passo con la vita, o forse in cui gli dèi vogliono che siamo spensierati, e niente è più dolce della spensieratezza della Lughnasa.
Il sole brillava, filtrando tra i fiori del padiglione dove facemmo l'amore, e dopo giocammo come bambini nel ruscello. Andai sott'acqua, provai a fare bollicine come la lontra e riemersi mezzo soffocato, mentre Nimue rideva.
Un martin pescatore dai colori brillanti come un manto di sogno volò fra i salici. Le uniche persone che vedemmo in tutta la giornata furono due cavalieri che risalivano l'altra riva del ruscello con un falcone sul braccio. Loro non ci videro e noi restammo a guardare in silenzio il falcone che catturava un airone: un buon presagio.
Per quell'unico giorno perfetto, Nimue ed io fummo amanti, anche se ci era negato il secondo piacere dell'amore, ossia la certezza di un futuro condiviso in una felicità grande come l'inizio dell'amore. Ma non avevo futuro, con lei. Il suo futuro era sui sentieri degli dèi e io non avevo talento per quelle strade."

Bernard Cornwell

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