Il diavolo sulle colline

Una cosa la presenza di Gabriella mi aiutò a capire. Gliene parlai dentro di me, come a volte discutevo a voce bassa con Pieretto. Quell'abbandono, quella solitudine del Greppo, era un simbolo della vita sbagliata di lei e di Poli. Non facevano nulla per la loro collina, la collina non faceva nulla per loro. Lo spreco selvaggio di tanta vita e tanta terra non poteva dar nulla che non fosse inquietudine e futilità. Ripensavo alle vigne di Mombello, al volto brusco del padre di Oreste. Per amare una terra bisogna lavorarla e sudarla.

Cesare Pavese

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